Recentissima idea folle, un biglietto aereo comprato in un respiro, ha i suoi connotati.
Vai in India? No, vado a Kolkata.
Così semplicemente, ho deciso di portare via Tatjana.
È accaduto e basta. Uno zaino sulle spalle e via.
Kolkata.
Non è coraggio a guidarmi, ma quella follia da zingara con cui convivo da sempre, il desiderio di conoscere e di continuare a stupirmi.
La voglia di azzerare il tutto, di sentire la fame, di emozionarmi dal fascino dello sconosciuto, antico, magari di dormire su un pagliaio, di non avere paura di vedere la sofferenza e dolore altrui, di poterlo accarezzare e sollevare con un sorriso...
Potrei elencare altri mille motivi per i quali andrò via, legati alla vita quotidiana, ma non lo farò, potrei essere ingrata alla vita che nel suo non facile scorrere è stata senz'altro generosa con me.
Ogni tanto vedo ancora quella ragazzina di sette, forse otto anni, in un'immagine fotografica, di quando esce dal cinema con i sedili in legno, nascosto in una cittadina tra le montagne cupe del Montenegro, mano nella mano con la sua madre, e con un volto uscito dallo schermo e rimastole nella mente;
La bellissima sposa in sari rosso, adorna di gioielli con uno sguardo così profondo, riuscito a fermarsi negli occhi di una bambina per sempre.
Risvegliata fortemente con una mostra recente di Mccurry, dei volti espressivi di quel popolo vestito con tanta dignità e poco altro. E della loro autenticità.
Ho poco bagaglio e pochi soldi, insieme basterà a poter offrire il mio modesto lavoro a chi ha bisogno, per fare un inchino al Gandhara, il futuro Buddha, tuffarmi nella folla in un spettacolo di illusionisti e giocolieri, e spero in un incontro con una tigre bengalese, le ho scritto un email, ha detto che mi aspetterà.
E tornare con un sari rosso nel bagaglio...
Non illudetevi, non da sposa!
Sono pronta a respirare e immergere dentro di me un mondo diverso, a rubare qualche scatto da condividere con voi, con le emozioni che mi accompagneranno.
Ultimamente avevo la sensazione di essere da sola in mezzo alla folla, non perché non avessi delle persone che mi dimostrano il gran bene, ma perché ero io a sentirmi estranea, incompleta...
La mia cara amica mi ha scritto;
Buon viaggio Tatjana. Spero che tu trovi quello che stai cercando...e anche qualcosa in più!
Io non so cosa sto cercando, sento che mi farà bene, e forse potrò condividere con qualcuno il piacere di questo viaggio.
Ps. Sono tornata con un sari viola nel bagaglio...:))))) E con un'esperienza straordinaria, piena di gioia e del desiderio di continuare a seguire e approfondire i nuovi percorsi scoperti.
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